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From CARE’s Talk “Food and Farming – sowing small seeds, reaping the benefits” Oscar Farinetti

From CARE’s Talk “Food and Farming – sowing small seeds, reaping the benefits”
Oscar Farinetti

È possibile dare una risposta globale alla richiesta di cibo e magari farlo anche in modo sostenibile? Non solo è possibile, ma è anche un dovere. 

È sicuramente giusto affrontare questi temi partendo dagli specialisti, dalle nicchie, ma è poi necessario “contagiare” l’umanità per risolvere veramente il problema. 

La migliore definizione di sostenibilità è “dar vita a progetti di equilibrio come quelli che la natura ha creato”. Le menti che hanno cominciato a lavorare a progetti di sostenibilità hanno il dovere assoluto di diffondere tale concezione per allungare il più possibile la vita di questo pianeta, verso un buon rapporto con acqua, aria e terra.

Siamo nati all’interno di un modello sociale che si chiama “società di consumo” e che si basa su tre principi: posto di lavoro, salari e consumo. Si tratta di un modello molto interessante perché ha permesso di allungare di 20 anni l’aspettativa di vita e di migliorare la distribuzione della ricchezza.

Il primo passo verso la sostenibilità consiste per me, prima di tutto, in una distribuzione uniforme della ricchezza, prima ancora dell’aria pulita, perché è l’unico modo per avere un rapporto di equilibrio, di rispetto, di leggerezza tra di noi.

La storia ce lo dimostra: in ogni passaggio epocale abbiamo notato dei miglioramenti che non sono però mai avvenuti attraverso le regole. 

Le regole sono fondamentali ed esistono già: non si buttano rifiuti per terra, non bisogna inquinare i fiumi… tuttavia, molti lo fanno perché non è considerato molto figo comportarsi bene. Ci sono dei paesi in cui invece lo è, dove comportarsi bene è cool ed è questa concezione che dobbiamo portare avanti. Che una persona si comporti bene nel piccolissimo, nel piccolo, nel medio-grande, nel grande, questo è l’ultimo dei problemi. L’aspetto importante è che bisogna pensare in grande, contagiare l’opinione pubblica e fare in modo che diventi figo comportarsi bene.

Nel mio progetto, FICO, ho cercato di far capire che la terra è bassa e che la cucina parte da lì, da una terra bassa. Perché ultimamente stiamo parlando un po’ tutti di cucina, ma iniziando dalla fine anziché dall’inizio. Se la terra è bassa significa che bisogna farsi il mazzo in agricoltura e che ci vorrebbe più rispetto per chi si occupa della terra. 

Quando metti qualcosa in bocca, dovresti sapere più o meno da dove arriva, più o meno chi l’ha coltivata, più o meno con che fatica, con che idea di rispetto e con che idea di rapporto con acqua, terra e aria è stata prodotta e godertela, quindi, per tali ragioni.